Si chiama “Radon, misure in 1000 famiglie” il progetto messo a punto da Regione e Arpa Friuli Venzia Giulia per misurare gratuitamente il radon nelle abitazioni di mille famiglie della regione.
In Fvg c’è mediamente un’alta concentrazione del gas, più elevata rispetto alla media italiana ed europea. Gli ultimi dati messi a disposizione dall’Arpa, infatti, indicano una presenza media in regione di circa 100 Bq per metro cubo, rispetto a una media italiana di 70 Bq/mc e a quella europea di 40 Bq/mc.
ICO Sas ha intrapreso una collaborazione professionale con l’architetta Silvia Vitali, esperta di progettazione, consulenza e monitoraggi ambientali.
Non si tratta di un errore di stampa, parliamo proprio di una architetta, perché Silvia Vitali di Bergamo ha richiesto e ottenuto, insieme a due colleghe, il timbro professionale con la dicitura “architetta” al femminile con delibera approvata dall’Ordine degli Architetti.
Nel corso del Consiglio Comunale del 26 luglio 2017 a Treviolo (BG)è stata approvata la decisione di vietare indiscriminatamente il riutilizzo a scopi abitativi di seminterrati e cantine ubicati nel comune.
A marzo 2017 la Regione Lombardia ha varato una legge che permette il riutilizzo di queste tipologie di locali, ma solo se rispettano precise caratteristiche igienico-sanitarie,
Le Forze Armate italiane avrebbero esposto per decenni personale militare e civile a elevate concentrazioni di Radon, mantenendo il silenzio sull’esistenza del rischio e non adottando adeguate tutele nelle installazioni militari di Monte Venda (provincia di Padova). In questo e altri luoghi di lavoro simili hanno prestato servizio per anni, in alcuni casi per l’intera carriera lavorativa, numerosi lavoratori dell’Amministrazione della Difesa colpiti in seguito da tumore polmonare.
Uno studio condotto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sezione di Catania-Osservatorio Etneo, appena pubblicato su Geochemistry, Geophysics, Geosystems dell’American Geophysical Union propone che il gas Radon sia un tracciante dell'attività eruttiva e, in qualche caso, anche tettonica.
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Il consiglio regionale della Puglia in un comunicato stampa ha reso noto che è stata approvata in commissione la proposta di legge di modifica della legge per la riduzione dei rischi legati al gas radon.
Il consigliere regionale Fabiano Amati è il primo firmatario della proposta di legge “Modifica della legge regionale n. 30 del 3 novembre 2016 (“Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas ‘radon’ in ambiente confinato”), sottoscritta anche dal consigliere regionale Donato Pentassuglia.
Il consigliere regionale della Puglia Fabiano Amati ha presentato una proposta di legge per modificare la legge 30/2016 (“Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato”). Lo scopo è semplificare e alleggerire l’impatto sugli immobili esistenti, in attesa del piano regionale radon.