Nel corso del Consiglio Comunale del 26 luglio 2017 a Treviolo (BG)è stata approvata la decisione di vietare indiscriminatamente il riutilizzo a scopi abitativi di seminterrati e cantine ubicati nel comune.
A marzo 2017 la Regione Lombardia ha varato una legge che permette il riutilizzo di queste tipologie di locali, ma solo se rispettano precise caratteristiche igienico-sanitarie,
tuttavia ha lasciato ai comuni la possibilità di individuare zone in cui vietarne comunque l’utilizzo per motivi particolari.
Il comune di Treviolo si avvarrebbe quindi di questa possibilità, consentita della legge, basandosi sulle alte concentrazioni di gas Radon, cancerogeno accertato, rilevate in alcuni locali dell’area comunale.
“Apprezzata la preoccupazione del consiglio per la salute dei treviolesi in relazione a un rischio sanitario molto spesso sottovalutato o dimenticato, devo tuttavia dissentire da questo “divieto indiscriminato” che non tiene conto della natura del rischio Radon. Ho già dedicato un post proprio a questo argomento: la misurazione di concentrazione di Radon in qualche seminterrato del comune di Treviolo non dice assolutamente nulla sulla presenza del gas in altri immobili, anche vicini” ha commentato l’ing. Sandro Fornai, che da anni si occupa di questo problema.
Sicuramente una zona il cui sottosuolo è ricco di Radon sarà più a rischio, ma la tipologia e le caratteristiche costruttive dei locali sono determinanti.
“Il comune dovrebbe quindi preoccuparsi che le misure vengano fatte e solo a seguito di ciò negare il permesso al riutilizzo a scopi abitativi dei seminterrati e cantine che risultano al di sopra dei limiti consentiti per quanto riguarda la concentrazione di radon, oltre che agli altri requisiti igienico-sanitari” ha concluso l’Ing Fornai.