EMERGENZA AMBIENTALE

Radon, l'allarme ignorato
per il gas killer silenzioso

Nelle Valli picco nazionale. La prevenzione è al palo

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Radon, l'allarme ignorato
per il gas killer silenzioso

Nelle Valli picco nazionale. La prevenzione è al palo

La Bergamasca detiene un triste primato: è la provincia lombarda in cui sono più alte le concentrazioni di radon, un gas radioattivo che si trova naturalmente in atmosfera ed è molto pericoloso. Non si vede, non ha odore e viene sottovalutato: all'aria aperta si disperde, mentre si annida nelle case. Lì rilascia radiazioni ed elementi chimici che penetrano in profondità nei polmoni e possono innescare tumori più di quanto, lo dimostrano rilevazioni mediche e statistiche, faccia lo smog. La distribuzione di questo gas nel territorio e nelle abitazioni bergamasche è disomogenea: in pianura le concentrazioni restano basse, mentre i valori più alti sono stati registrati nelle valli (Seriana e Brembana) e nell'alto Sebino. La concentrazione media di radon in provincia di Bergamo, che è pari a 190 becquerel (unità di misura dell'attività di un radionuclide) al metro cubo, supera sia la media regionale (pari a 116 bq al metro cubo) sia quella nazionale (70 bq al metro cubo).
La presenza del radon è stata mappata dall'Asl di Bergamo insieme all'Arpa in due diverse campagne di monitoraggio. L'indagine ha interessato 152 Comuni e 709 tra abitazioni e punti di misurazione. Nella Bergamasca, il livello minimo di concentrazione di radon è stato misurato a Grumello del Monte (8,61 bq per ogni metro cubo), mentre il valore massimo è stato registrato a Clusone (1.767 bq al metro cubo che, nel semestre invernale, salgono a 2.023). Secondo la ricerca, nel campione il 15,5% di abitazioni ha una concentrazione di radon superiore a 200 mq per metro cubo, mentre nell'11% il livello del gas va oltre i 400 mq per metro cubo. Asl e Arpa hanno poi predisposto una classificazione del territorio, dove ciascun Comune ha il suo grado di rischio: picchi che ci portano ben sopra la media nazionale.


La presenza del radon dipende dalla conformazione del terreno - in particolare dalla presenza di una base rocciosa - e dalle sue caratteristiche idrogeologiche. Ma non solo. Influiscono temperatura, pressione e condizioni atmosferiche, la ventilazione dei locali. Così, in uno stesso locale, la concentrazione di questo gas fluttua e cambia in base all'orario, alla stagione e al cambiamento di questi fattori. Il radon emerge dal suolo e si trova nell'aria con concentrazioni all'incirca pari a 10 mq per metro cubo. In ambienti chiusi, come le abitazioni, e magari non ben ventilati può arrivare a migliaia di bq per metro cubo. Più a rischio sono i piani delle case a contatto diretto con il suolo, in particolare interrati e seminterrati. Per eliminare o contenere il più possibile gli effetti nocivi del radon l'Asl ha chiesto a tutti i Comuni di attivarsi. «Abbiamo scritto ai 244 Comuni chiedendo loro invitato i Comuni ad adeguare, entro il 2014, regolamenti edilizi recependo indicazioni e norme per l'eliminazione del radon, sia per i nuovi alloggi sia per quelli in ristrutturazione», dice Pietro Imbrogno, responsabile dell'Area Salute e ambiente dell'Asl di Bergamo. Ma l'appello sta cadendo nel vuoto. Alla fine di novembre del 2012, all'invito avevano risposto soltanto 66 Comuni bergamaschi, il 27% del totale. Di questi, 19 (cioè l'8% dei Comuni complessivi) hanno inserito le norme antiradon nei regolamenti edilizi, mentre in 37 (il 15%) hanno previsto di inserire le norme entro la fine di quest'anno. L'Asl chiede di correre ai ripari perché questo gas è pericoloso. «L'Organizzazione mondiale della sanità lo considera un agente cancerogeno - spiega Imbrogno -. Ed è il secondo maggiore responsabile del tumore ai polmoni dopo il fumo, con il quale agisce in sinergia». In provincia di Bergamo, secondo la stima fatta da Asl e Arpa, a causa del radon ci sono 53 morti l'anno per tumore. Ed è stato calcolato che il 9% circa di tutti i decessi per cancro al polmone si può attribuire al radon.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvia Seminati
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